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WSBK 2026: Jerez stravolge le gerarchie con Lowes, Oliveira, Petrucci e Dixon

WSBK 2026: Jerez stravolge le gerarchie con Lowes, Oliveira, Petrucci e Dixon

WSBK 2026: Jerez stravolge le gerarchie con Lowes, Oliveira, Petrucci e Dixon

La sessione pre-stagionale del Mondiale Superbike 2026, disputata presso il celebre Circuito Ángel Nieto di Jerez de la Frontera, ha ridefinito in modo sorprendente l’assetto competitivo della categoria. È stato un test ricco di indicazioni tecniche, colpi di scena, adattamenti velocissimi e segnali che, se confermati durante la stagione, potrebbero trasformare radicalmente le gerarchie consolidate degli ultimi anni.

Il grande protagonista della giornata è stato Alex Lowes, autore del miglior tempo in sella alla Bimota KB998 Rimini grazie a uno straordinario 1’37.825, crono che lo colloca al centro del dibattito tecnico e mediatico. Parallelamente, l’arrivo di tre ex piloti MotoGP – Miguel Oliveira, Danilo Petrucci e Jake Dixon – ha catalizzato l’attenzione del paddock, alimentando discussioni su quanto le loro esperienze nella classe regina possano influenzare l’evoluzione del WSBK.

Tutto questo si è svolto in un contesto anomalo, segnato dall’assenza dei piloti ufficiali Ducati, dato non secondario che ha reso più complessa la valutazione complessiva della competitività in vista della nuova stagione. Nonostante ciò, i rappresentanti delle altre squadre hanno offerto un quadro estremamente ricco e affascinante.

Un test cruciale: perché Jerez è sempre un riferimento WSBK

Negli ultimi anni, Jerez è diventato un vero e proprio termometro prestazionale per il Mondiale Superbike. Le sue curve veloci, i suoi cambi di direzione tecnici e il grip variabile della pista offrono un laboratorio perfetto per squadre e piloti. Il tracciato andaluso permette infatti di testare:

La combinazione di questi elementi rende Jerez un appuntamento imprescindibile per squadre e costruttori. Ogni anno chi parte forte in Andalusia, regolarmente conferma poi ottime prestazioni anche nei primi round stagionali.

Alex Lowes e la sorpresa Bimota KB998 Rimini: un giro da riferimento

La vera sorpresa dei test è stata Alex Lowes. Il pilota britannico ha sfoggiato un feeling immediato e devastante con la Bimota KB998 Rimini, dimostrandone la competitività in un contesto alla pari con BMW, Yamaha e Honda.

Il crono di 1’37.825 non è solo un tempo veloce. È una dichiarazione. È la dimostrazione che Bimota, in collaborazione con Kawasaki per quanto riguarda il motore, ha imboccato una via tecnica capace di colmare il gap con i colossi del settore.

I segreti della velocità di Lowes

La combinazione di questi fattori ha dato vita a una delle giornate più impressionanti del pilota negli ultimi anni. Un segnale che potrebbe aprire, per Bimota, un nuovo ciclo agonistico.

Tre ex MotoGP che cambiano la musica: Oliveira, Petrucci e Dixon

L’arrivo massiccio di tre volti noti della MotoGP ha aggiunto enorme valore tecnico ai test di Jerez. Ognuno di loro rappresenta una sfida, un punto di domanda e una possibile leva di crescita per le rispettive squadre.

Miguel Oliveira – Il portoghese dal talento cristallino

Oliveira si è presentato in Superbike con la sua tipica professionalità, approccio tecnico e capacità di adattamento. Nelle sessioni ha progressivamente ridotto il distacco dal compagno di squadra, dimostrando un apprendimento rapido della complessa BMW S1000RR 2026.

La BMW ha bisogno di continuità, e Oliveira sembra già la scelta ideale per dare un’identità forte al progetto tedesco.

Danilo Petrucci – Potenza, esperienza e feeling immediato

Petrucci ha portato in pista tutta la sua fisicità e la sua sensibilità di guida, sorprendendo molti osservatori. Il suo adattamento alla S1000RR è stato immediato, con un miglioramento costante sessione dopo sessione.

Il sorriso del pilota ternano ai box è un chiaro segnale: Petrucci si diverte. E quando si diverte, spinge. E quando spinge, fa paura ai rivali.

Jake Dixon – Honda punta su un volto nuovo

La decisione della Honda Racing Corporation di portare Jake Dixon nel progetto ufficiale è stata letta come un cambio di direzione, quasi come un reset culturale. Il britannico ha un background molto particolare, una guida aggressiva e una sensibilità preziosa per lo sviluppo.

Il suo arrivo, insieme a Chantra, potrebbe davvero cambiare gli equilibri interni del box Honda, aprendo a nuove soluzioni tecniche e uno stile di guida più adatto al carattere della CBR.

Yamaha e BMW: segnali di rinascita per due colossi

Tra i piloti già affermati in WSBK, Jerez ha fornito segnali interessanti, forse addirittura decisivi. In particolare:

Yamaha: un nuovo ciclo in arrivo?

Il lavoro del team Yamaha ha dato risultati immediati. La moto appare più stabile in frenata, più efficace nei cambi di direzione e con un’elettronica finalmente al livello delle migliori squadre.

Vierge ha lasciato intendere che la casa di Iwata potrebbe tornare protagonista assoluta. Il distacco minimo da Lowes è un segnale che obbliga gli avversari a non sottovalutare il progetto giapponese.

BMW: la cura funziona davvero

Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, BMW sembra aver imboccato una strada più concreta. Le prestazioni di Oliveira, Petrucci e van der Mark suggeriscono una squadra con un’identità chiara, finalmente orientata al lungo termine.

La S1000RR 2026 è più comunicativa, meno fisica, più stabile, caratteristiche che sembrano adattarsi perfettamente ai suoi nuovi interpreti.

L’assenza Ducati: un grande punto di domanda sulla stagione

Mancava il riferimento principale: la Ducati ufficiale. E questa non è un’assenza da poco. Senza i piloti di Borgo Panigale, valutare il reale valore della griglia diventa complicato e forse anche prematuro.

Negli ultimi anni Ducati ha dettato il ritmo della categoria, e la possibilità che anche il 2026 segua questo trend è molto concreta. Tuttavia, mentre gli altri fanno passi avanti, il rischio è quello di trovarsi una concorrenza completamente rinnovata e più aggressiva del previsto.

Analisi tecnica dettagliata: cosa dicono i dati del test

Sebbene i dati non siano stati comunicati in forma integrale, dalle telemetrie visibili e dai commenti dei piloti emergono alcuni trend chiari.

1. La velocità di punta

Bimota e BMW hanno mostrato margini consistenti, soprattutto sul rettilineo principale. Bimota sembra beneficiare della nuova distribuzione dei pesi, mentre BMW ha migliorato l’erogazione.

2. Gestione gomme

Yamaha è apparsa superiore sulle long run, con una costanza di rendimento notevole. Bimota deve ancora lavorare sulla fase finale di gara.

3. Elettronica

Honda è il costruttore che ha fatto i progressi più evidenti, soprattutto in controllo di trazione e anti-wheelie.

4. Ciclistica

Bimota ha stupito tutti: la moto appare leggera, precisa e poco fisica, rendendo Lowes estremamente competitivo.

Previsioni per la stagione WSBK 2026

Sulla base di quanto visto a Jerez, la stagione WSBK 2026 potrebbe essere una delle più imprevedibili di sempre.

I team più promettenti finora

La grande incognita resta Ducati, il cui ritorno in pista nei prossimi test chiarirà molte dinamiche.

Conclusioni: Jerez cambia tutto, e il WSBK non sarà più lo stesso

Se questi test hanno insegnato qualcosa, è che la Superbike 2026 sarà una stagione profondamente rivoluzionata. L’arrivo massiccio di tre ex MotoGP ha contribuito a spostare gli equilibri, rendendo più complesso prevedere un dominio come quello degli ultimi anni.

Lowes e la Bimota hanno alzato l’asticella. Yamaha ha confermato un progetto in crescita. BMW sembra finalmente aver trovato la propria identità. Honda può diventare una mina vagante. E Ducati non potrà più concedersi passi falsi.

L’impressione generale è che stia per iniziare una delle stagioni più ricche di sorprese dell’ultimo decennio. E tutto è iniziato qui: nel caldo Andaluso, sul circuito di Jerez de la Frontera.

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